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🌱 Da dove iniziare il cambiamento?

Hai presente quella vocina che ti sussurra “forse è ora di cambiare lavoro”?

Sì, quella che cerchi di zittire con frasi tipo “dai, passerà” o “è solo un periodo”.

Spoiler: non passa.

Quella vocina è il tuo segnale d’allarme gentile. Ti sta dicendo che qualcosa dentro di te è pronto per evolvere.


Ma da dove si comincia quando si vuole un cambiamento vero, di quelli che ti fanno alzare la mattina con energia (e non con il tasto snooze come miglior amico)?

Vediamolo insieme — passo dopo passo, e con un pizzico di ironia.



💬 1. Ascolta quella voce (sì, proprio quella)


Come diceva Carl Rogers, padre della psicologia umanistica, “la buona vita è un processo, non uno stato dell’essere”.

Tradotto: non serve avere tutto chiaro subito, basta iniziare ad ascoltare ciò che senti.

Cosa ti pesa nel lavoro attuale? Cosa invece ti accende davvero?

Non serve mollare tutto domani — ma serve smettere di ignorare il malessere.



🔍 2. Scopri in che fase del cambiamento sei


Secondo il modello di Prochaska e DiClemente, il cambiamento ha più fasi.

E no, non si salta direttamente alla fine come con le serie Netflix.

  • Precontemplazione: “No, io sto bene così!” (spoiler: non proprio).

  • Contemplazione: “Forse potrei cambiare, ma… paura!”

  • Preparazione: “Ok, inizio a guardare intorno, a capire cosa voglio.”

  • Azione: “Ci provo davvero.”

  • Mantenimento: “Ecco, ora costruisco la mia nuova normalità.”


Capire in che fase sei ti aiuta a non fustigarti se non sei ancora pronta a fare il grande salto.



💪 3. Allena la tua autoefficacia (alias: la fiducia in te stessa/o)


Lo psicologo Albert Bandura ci insegna che il segreto per cambiare non è la fortuna, ma credere di poterlo fare.

E la fiducia non è qualcosa che “hai o non hai” — si costruisce.

Come? Con piccoli passi concreti:

  • Fai un corso su qualcosa che ti incuriosisce.

  • Parla con chi lavora nel settore che sogni.

  • Mettiti alla prova su un progetto nuovo.

  • Inizia un percorso con me!


Ogni micro-successo è una mattonella nel tuo sentiero verso il cambiamento.



🌈 4. Smetti di pensare “non ce la farò”


Carol Dweck lo chiama growth mindset — la mentalità di crescita.

Chi la coltiva non si definisce per i fallimenti, ma per la voglia di imparare.

Non “non sono capace”, ma “non ancora”.

Ogni passo avanti (anche minuscolo) conta più della perfezione.



✨ 5. Crea la tua visione


Fermati e chiediti:

  • Come voglio sentirmi ogni mattina quando lavoro?

  • Quali valori voglio portare nel mio nuovo percorso?

  • Che tipo di impatto voglio avere nel mondo?



Scrivilo (scriviamolo insieme), disegnalo, appiccicalo sul frigo se serve.

Una visione chiara non è una fantasia, è una bussola.



🤝 6. Non fare tutto da sola/o


Anche Rogers lo diceva: il cambiamento fiorisce in un clima di accettazione e comprensione.

Tradotto: cerca alleati.

Io sono qui per te, ti accompagno nella creazione del tuo piano d'azione e del tuo cambiamento! (Scrivimi!)

Non serve essere eroi solitari — serve essere umani in movimento.



💫 In conclusione


Cambiare lavoro non è una fuga, è un atto di autenticità.

È smettere di sopravvivere il lunedì e iniziare a costruire una vita che ti assomiglia davvero.

Non devi sapere tutto, non devi avere un piano perfetto.

Devi solo iniziare — un passo, una scelta, un atto di fiducia alla volta.


Perché il cambiamento non comincia “quando tutto è pronto”.

Comincia quando tu decidi che meriti di stare meglio.





 
 
 

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