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⛵Se Colombo avesse avuto l’ansia da mal di mare, non avrebbe scoperto l’America

Hai presente quel momento in cui senti che dovresti fare “quel passo”, ma la tua mente inizia una maratona di “E se…?”

E se sbaglio? E se non funziona? E se mi pento?

Bene, immagina ora Cristoforo Colombo nel 1492, con la stessa vocina interiore:


> “E se la Terra non fosse proprio rotonda-rotonda? E se finiamo giù da una cascata cosmica? E se le barche subiscono danni? E se qualcuno sta male?”


Spoiler: ha mollato gli ormeggi lo stesso. E, per caso o per coraggio, non solo ha raggiunto una terra, ma ha trovato un continente intero.


🧭 La paura non è il nemico, è il GPS della nostra mente


In psicologia si sa: la paura è un’emozione funzionale. Serve a proteggerci dai pericoli, ma spesso ci protegge anche dalle opportunità. È come quel genitore iper-apprensivo dentro di noi che urla “Attento!” ogni volta che cambiamo strada — anche quando la nuova strada porta verso qualcosa di magnifico.


La psicologia dell’orientamento e delle scelte ci ricorda che decidere non significa solo “scegliere una direzione”, ma anche imparare ad abitare le conseguenze di quella decisione. È un processo dinamico, non un click definitivo su “accetta i termini e le condizioni della vita”.


📋 Prendere decisioni è un atto di coraggio (e di flessibilità)


Fare una scelta importante — cambiare lavoro, partire, chiudere una relazione, iniziarne una — non è mai semplice.

Ma ecco il segreto: non devi essere certo del risultato per agire.

Colombo non aveva il GPS. Aveva solo una convinzione e un mare di incertezze (letteralmente). Eppure, si è adattato a venti, tempeste e scoperte inaspettate.


Questa è la chiave: il coraggio di decidere, la determinazione della scelta e la flessibilità di adattarsi.

Perché, anche quando la rotta cambia, puoi sempre ricalcolare il percorso. Proprio come un navigatore che dice “Ricalcolo…” con voce calma mentre tu urli al volante.


Andare oltre la paura non significa non averne

Significa guardarla in faccia, salutarla e dirle:


> “Ok, vieni pure, ma siediti dietro. Io guido.”


Ogni volta che affrontiamo la paura e prendiamo una decisione, il nostro cervello costruisce nuove connessioni, rafforza la fiducia e ci rende più capaci di affrontare le sfide successive. È come allenare un muscolo invisibile: il muscolo del coraggio.


🚣🏻 In conclusione: salpa, anche se tremi un po’


Se aspetti di non avere più paura per partire, resterai fermo al porto per sempre.

La vita è mare aperto, non molo.

E, chissà, magari la tua “America” è proprio dietro l’angolo — ma lo scoprirai solo se decidi di partire.


Quindi sì, abbraccia l’incertezza, ascolta la paura ma non lasciarle il timone.

Colombo docet.


 
 
 

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